Un tuffo nel passato: l'anima medievale di Cefalù - Emerald - Residence Hotel Cefalù sul mare

Un tuffo nel passato: l’anima medievale di Cefalù

Le rocce, il terreno, i corsi d’acqua: ogni cosa intorno a noi ha un passato. E se il nostro occhio è attento, possiamo riscoprirlo, perché ce lo racconta l’ambiente stesso.
Cefalù conserva tutt’ora dei tratti marcatamente medievali, specialmente nei siti che di seguito vi indichiamo.

La Rocca

L’estremità nord del Corso Ruggero è il punto di partenza per la salita di un’ora sulla falesia conosciuta come Rocca. Questo affioramento roccioso di 269 metri è composto quasi interamente da fossili ed è in gran parte ricoperto di pini. La sua cima è circondata da mura medievali, la maggior parte delle quali sono originali, e proprio alla sommità si trovano i resti (alcuni dei quali sono ricostruzioni) di merli di un castello normanno. La vista dall’alto sulla città è spettacolare.

Lavatoio medievale

Il lavatoio pubblico è stato costruito nel Medioevo, nel cuore della città vecchia, dove le donne potevano riunirsi per lavare i panni e forse anche fare il bagno, in una serie di grandi bacini che si allineano in un’insolita sequenza a gradini. Una scala di pietre laviche scende in quest’area sotto larghi archi, dove i bacini sono pieni di acqua proveniente da 22 rubinetti. Ai piedi della scala è inciso un versetto scritto nel 1655 da Vincenzo Auria: “Qui scorre Cefalino, più salubre di qualsiasi altro fiume, più puro dell’argento, più freddo della neve“.

Osterio Magno

All’incrocio tra Via Amendola e Corso Ruggero, che si dirama da Piazza del Duomo, sorge l’Hosterium Magnum (cioè costruzione fortificata). Questo imponente edificio con finestre a doppio e triplo arco fu, secondo la tradizione, la residenza del re normanno Ruggero II nel XIV secolo. Le sue due sezioni risalgono a diverse epoche. La parte più antica di Via Amendola è costruita in tufo e pietra calcarea dorata e ha due finestre; la nuova torre quadrata è caratterizzata da un’elegante bifora.